lunedì 21 marzo 2011

ECOMAFIE

Questo professore dovrebbe essere moltiplicato come il vino e i pesci nel miracolo di Gesù.
Ce ne fossero di professori così.

BRAVO !!!

http://www.facebook.com/video/video.php?v=1865653972132&oid=126362477416081&comments

sabato 19 marzo 2011

BEPPE GRILLO sul NUCLEARE

E' ovvio che ciascuno di noi dovrebbe entrare nel merito, informarsi, documentarsi, capire, farsi la propria idea per avere una propria opinione senza doversi fidare di qualcuno.
Ma non tutti i comuni mortali hanno il tempo, la possibilità e le capacità per capire e documentarsi su tutti e su tutto, per cui alla fine, a qualcuno si deve pure dar credito.

Nucleare sì, nucleare no, chi lo sa?

Però nelle parole di Grillo trovo un che di buono, un concetto che dovrebbe essere perseguito.
Al di là di certe forzature, mi sembra che il "nocciolo del problema" sia stato centrato.

Buona visione


http://www.youtube.com/watch?v=i9FqY_jjeBw&feature=player_embedded

martedì 1 marzo 2011

http://marcogiovanelli.blogspot.com/

http://marcogiovanelli.blogspot.com/

Goffredo Fofi - intervista 2° parte

[...] Ho vissuto il dopoguerra. Mi ricordo la rabbia di noi giovani scolarizzati e politicizzati che scoprivamo Tolstoj e Danilo Dolci, per le eredità che ci avevano lasciato le generazioni di intellettuali precedenti, due guerre mondiali, vent'anni di dittatura, il Paese distrutto, il servilismo di tutta la classe dirigente che aveva creduto di salvarsi prima nascondendosi dentro il fascismo, poi rinnegandolo, per salire sul carro dei vincitori. Ma almeno quell'Italia semianalfabeta e poverissima degli anni '30 aveva qualche ragione per essersi fatta piegare, la guerra prima di tutto. E il fatto che opporsi alla dittatura significava carcere o esilio o fame nera.
Oggi penso che abbiamo peccato di impazienza nei confronti dei nostri padri. Che cosa avrebbe rischiato la mia generazione di intellettuali a opporsi davvero alla deriva italiana? Nulla.
Passata la stagione degli anni '60 è iniziata quella del conformismo anche a sinistra, del lavoro intellettuale garantito, delle terrazze, degli assessori alla Cultura, del cinema assistito. Opporsi al sistema dei partiti, che è la metastasi italiana, significava al massimo rinunciare ai soldi di un convegno, ai buoni pasto, all'appartamento di un Ente, a una cattedra migliore, alla festa di una signora romana, alle scarpe da 500 euro.
Lo abbiamo fatto in pochissimi, il resto è rimasto a libro paga. E' entrato nella macchina del consenso, dei festival, dei premi letterari. La sinistra è voluta diventare spregiudicata quanto la destra. Come un po' di Kennedy e un po' di Don Milani per confondere le tracce, come piace a Veltroni. Ma la logica era la stessa: tessere, clientele, spoil system, finanziamenti a pioggia, maxi schermi, rincoglionimento di massa.
Sono stato sei mesi collaboratore della giunta Bassolino ai tempi del cosiddetto Rinascimento napoletano. Me ne sono ritratto con orrore. Ho scoperto che tra lui e De Mita, alla fine, era meglio De Mita perchè almeno un po' di cristianesimo in testa ce l'aveva. Bassolino nè il cristianesimo nè il comunismo.
La verità è che siamo governati dalle mafie e dalla politica. Siamo schiacciati dai debiti. Siamo in mano a una cricca che vuole fermare le inchieste della magistratura e la libertà di stampa. In compenso i nostri maggiori tecnocrati si battono per fabbricare il più alto numero di auto per intasare l'Italia e il Pianeta. Ma non sappiamo come liberarci dei nostri rifiuti. C'è un senso?
SIAMO TRAVOLTI DA UNA QUANTITA' DI INFORMAZIONI QUOTIDIANE, MA SAPPIAMO POCO O NULLA DI QUELLO CHE STA ACCADENDO.
Non so se vi sia un via d'uscita. Conosco solo qualche piccolo sentiero, per esempio quello DI FARE PICCOLE COSE E FARLE BENE.
Avere uno sguardo morale sulla realtà. Occuparsi della scuola, dell'economia del Terzo settore. Avvertire chi ancora non se n'è accorto che Nanni Moretti è morto e che Roberto Benigni è un cadavere. Che gli assessorati alla cultura sono un inganno e che la TV va spenta. E poi lavorare a progetti piccoli, maneggiabili. Frequentare minoranze, anche se Mao diceva che nelle minoranze può sempre esserci una maggioranza di imbecilli.
IO LEGGO I SEGNI CHE VEDO: L'INSOFFERENZA CHE CRESCE E IL SENSO CHE SI PERDE.RACCONTO A CHI INCONTRO CHE IL BERLUSCONISMO HA PEGGIORATO IL DISASTRO MORALE, MA NON LO HA FATTO IN ASSENZA DEGLI ITALIANI.

Goffredo Fofi - intervista 1° parte

E' nera l'Italia che ci aspetta. Siamo alla fine di un trentennio di malavita cominciato con Bettino Craxi, perfezionato in peggio da Berlusconi, che in nome del denaro, dell'egoismo sociale, dei consumi, dell'illegalità diffusa ha condotto l'Italia a questo dissesto finale, con le libertà imprigionate, l'opposizione dissolta, la finanza criminale ormai saldata a quella dei banchieri. E lo ha fatto con la complicità della stragrande maggioranza degli italiani, il silenzio degli intellettuali, la miopia delle classi dirigenti, la resa della sinistra.
Stiamo vivendo la fine di un'era che anni fa abbiamo chiamato il Postmoderno. Si pensava che fosse la conseguenza del mondo di prima, invece il crollo dei muri era solo la premessa. L'economia globale ha spazzato tutto. Ha unificato il mondo, aumentando le distanze fra ricchi e poveri.
Il nuovo mondo, governato dalla comunicazione, dalla TV, dalla cultura intesa solo come passatempo sociale, ci ha reso liberi come lo sono gli animali in gabbia. Possiamo lavorare, consumare, tatuarci, sballarci, trasgredire, ammirare le scemenze di Tarantino, consolarci con i singhiozzi del cinema italiano, crederci una libera minoranza, ma GUAI A USCIRE DALLA PROPRIA CORSIA, guai a dare fastidio.
Molto in alto, sopra le nostre teste, passano i flussi della finanza internazionale che governa i destini delle economie del mondo. Perchè quella finanza ormai si è saldata con il denaro delle grandi organizzazioni criminali.
D'ora in poi la crisi economica sarà sempre più dirompente. Ci saranno altri stati a rischio bancarotta come la Grecia. Ci saranno le rivolte dei giovani e dei disoccupati. L'EUROPA VERRA' SCOSSA DALLE FONDAMENTA. Temo che verrà sacrificato l'intero Mediterraneo, con i due terzi dell'Italia alla deriva e un terzo, la Lombardia il Piemonte e il Veneto che forse si salveranno agganciandosi alla Baviera, integrandosi al Nord Europa dei ricchi.
Prova a scendere a Palermo: che speranze ha di sopravvivere una città ridotta così? Palermo è la città più berlusconiana d'Italia, con la classe dirigente più collusa e più corrotta, le strade coperte dai rifiuti, il territorio coperto dal cemento abusivo, le scuole vuote, la mafia che governa senza neanche minacciare. Quanto può durare ancora? E Scampia, e Fondi?
La STORIA PROCEDE PER STASI E PER FEBBRI. ORA E' IL MOMENTO DELLA FEBBRE.
Esploderanno i conflitti veri, non quelli mimati in TV. Ricchi contro poveri. Giovani contro vecchi. Maschi contro femmine. Bianchi contro immigrati. Immigrati contro altri immigrati.

.....  continua .....